Domenica 15 agosto 2021 alle 19, ora di Gran Canaria, Luca Papi e Clair Bannwarth hanno portato a termine l’incredibile impresa che vi avevamo anticipato (LINK ARTICOLO PRECEDENTE): attraversare l’isola spagnola con l’obiettivo di ripercorrere di seguito i 5 percorsi storici della Trans GranCanaria (LINK), e portarsi a casa una corsa di 1300 km.
Il viaggio, partito lo scorso 31 luglio, è stato emozionante e vissuto ad 80km al giorno con 3000D+ quotidiani, abbiamo intervistato gli ultra maratoneti per scoprire da vicino com’è andata.
NBS: Ciao Luca, ciao Claire! In primo luogo come state?
Luca: Stiamo bene! Sono un po’ stanchino ma tranquillo.
NBS: Quali sono state le principali differenze tra la sfida della GranCanaria Non Stop di quest’anno e l’Ultimate Challenge 2020?
Luca: Quest’anno abbiamo goduto di meno assistenza ma faceva meno caldo e soprattutto, a differenza del 2020, eravamo in due. Ci sostenevamo a vicenda e quando incontri una persona che ha gli stessi tuoi ritmi e obiettivi tutto diventa più facile.
NBS: Rispetto al 2020 hai intrapreso anche delle scelte strategiche diverse.
Luca: Si, è vero ed alcune scelte le abbiamo anche fatte in itinere mentre sostenevamo la sfida. All’inizio dovevamo terminare questo viaggio in 20 giorni, ma alla fine per tutta una serie di motivi ci siamo dovuti ridimensionare a 15, quindi ci siamo detti “come facciamo?”.
Abbiamo deciso di concludere tutti i 5 giri dell’isola ma adattandoli al tempo che avevamo: il primo giro lo abbiamo eseguito in 72 ore, quindi abbiamo stabilito che anche tutto gli altri 4 avrebbero avuto la stessa durata in termini di tempo. Questo ha comportato dei piccoli tagli ai percorsi, ogni giro è diventato di 210/240 km, inoltre abbiamo sostituito dei tratti che sarebbero stati troppo pericolosi di notte con dei tratti stradali. Il risultato finale sono quasi 1.200 km con 45.000 D+.
NBS: Che cosa ti è piaciuto di più di questo viaggio?
Luca: I paesaggi e le persone, che si sono rivelate come sempre qui a GranCanaria, eccezionali. Mi è piaciuto condividere tutto ciò con Claire. Non è scontato incontrare qualcuno con un profilo così simile al mio, abbiamo praticamente le stesse distanze, non ci siamo quasi mai dovuti aspettare ed eravamo stanchi assieme. Abbiamo lo stesso ritmo, lo stesso rapporto tra corsa e camminata veloce, tempi di recupero simili e la stessa necessità in termini di soste. Dormivamo circa 4 ore a notte e facevamo una sosta tra un giro dell’isola e l’altro.
NBS: Claire tu invece che cosa ci vuoi dire in merito a questo viaggio?
Claire: è stata una bellissima avventura, dura senza essere dura! Non avevo mai fatto una distanza così lunga ed è stata una bella esperienza.
NBS: Avete avuto dei momenti di crisi?
Luca: Vere e proprie crisi no, ma una notte dopo 40 km dalla partenza del 4° giro avevamo necessità di dormire, faceva molto freddo e non trovavamo un luogo adatto. Quando sei così stanco e non trovi un posto dove riposare, non sono bei momenti.
NBS: Valutazione dell’esperienza?
Luca: Da rifare assolutamente, casomai non qui, ma potrebbe essere che nel futuro faccia di nuovo qualcosa di simile da un’altra parte.
NBS: Un aneddoto divertente?
Luca: Dopo 4 giorni dalla partenza una cucitura dei pantaloncini ha iniziato a farmi male in mezzo alle gambe e dopo un po’ è diventato insopportabile. Ho aperto il cavallo dei pantaloni con un coltello e ho iniziato a correre sostanzialmente con la gonna, sperando che non si notasse troppo dalle foto!
Durante i 15 giorni e i 1200 km percorsi Luca Papi e Claire Bannwarth sono stati supportati dai dispositivi NBS, senza dover mai pensare alle stringhe.
Ph. Janira Ojeda
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