Si avvicina ormai la primavera, un periodo davvero ideale per correre: nelle prossime settimane le strade e i parchi si riempiranno di runner e tante persone inizieranno a praticare running. Ogni stagione ha indubbiamente il suo fascino per correre, purché sia affrontata in modo corretto e con i giusti accorgimenti!
Correre con le dovute attenzioni permette di godersi tutta la magia di questo magnifico sport. E come ci si deve vestire per la corsa? In questo articolo proveremo a dare qualche piccolo (e speriamo utile) consiglio sull’abbigliamento running.
Occorre fare una premessa: per scegliere l’abbigliamento da corsa è necessario considerare alcuni elementi. La stagione climatica (inverno, estate o le stagioni intermedie), il meteo con cui si deve correre (sole, vento, pioggia, neve) e il tipo di corsa che si sta effettuando (un allenamento breve, una gara su strada, un trail, una competizione di endurance, e così via). Per esempio, correre una gara di trail in un bosco durante la notte in inverno è ben differente rispetto a fare un allenamento nel mese di maggio in un parco cittadino, ma sono disponibili varie tipologie di indumenti, adatti ad ogni tipo di attività!
Ipotizziamo per semplicità di non essere in condizioni di corsa “estrema”, ed iniziamo quindi a preparare l’abbigliamento per andare a correre un bell’allenamento: in ordine di importanza, la prima scelta ricade sulle scarpe, lo strumento principale con cui maciniamo i nostri chilometri.
La scarpa da corsa non deve essere improvvisata, soprattutto per i principianti: non bisogna mettersi ai piedi il primo paio di “scarpe da ginnastica” che si trova nell’armadio e uscire a correre. In tal modo si rischierebbero infortuni, tendiniti o altri guai simili. La scarpa deve essere specificatamente da running e ci sono svariati tipi in funzione delle caratteristiche sia della corsa da effettuare che del tipo di piede del corridore. I modelli di scarpe running vengono infatti suddivisi in “leggere”, “intermedie”, “neutre/ammortizzate”, “stabili”, “da trail” e così via. Ogni categoria ha le sue specificità e il personale dei negozi tecnici è in grado di consigliare al runner il giusto modello da scegliere, in particolare se si tratta di un corridore alle prime armi e con poca esperienza.
Per individuare la corretta scarpa running occorre capire la superficie dove si intende correre (asfalto, pista, boschi), ma anche valutare l’appoggio della propria pianta del piede sul terreno (appoggio neutro, supinatore o pronatore), oltre a non trascurare caratteristiche importanti come il proprio peso, per trovare la perfetta combinazione piede-scarpa che permetta un comfort ideale durante l’attività. Soprattutto per chi inizia a correre, si suggerisce una scarpa ben ammortizzata.
Inoltre, per evitare che durante la corsa si verifichi il fastidioso slacciamento delle stringhe, c’è una soluzione! Con NBS e il suo innovativo blocca lacci ora è possibile bloccare il laccio della scarpa alla tensione preferita, con un sistema sicuro, regolabile e facile da usare, e non ci si dovrà più preoccupare di allacciarsi le scarpe durante tutta l’attività sportiva.
Una volta acquistate le scarpe da corsa, bisogna prestare attenzione anche ai calzini, che dovrebbero essere traspiranti, rinforzati nei punti necessari e soprattutto della misura corretta per evitare spiacevoli (e dolorose) abrasioni o sfregamenti.
Il vestiario prosegue con la scelta di maglietta e pantaloncini. In questo caso la tipologia di indumenti da utilizzare dipende dalla stagione e dall’ambiente esterno, ma l’importanza dell’abbigliamento tecnico va oltre queste distinzioni. Occorre evitare indumenti di cotone (che bagnati restano sulla pelle senza asciugarsi), ed utilizzare sempre tessuti tecnici e traspiranti, che permettano la dispersione del sudore e la corretta termoregolazione del corpo.
Se si corre col caldo, sono sufficienti una maglietta tecnica a maniche corte (o una canotta da running) e pantaloncini, con modello aderente “ciclista” oppure modello “aperto”, ma in questo caso bisogna stare attenti a non graffiare la pelle con gli sfregamenti del tessuto dovuti alle falcate.
Se fa freddo, logicamente, tendono ad aumentare gli indumenti da indossare. Per correre in inverno, un buon intimo termico può diventare il primo strato per proteggere la parte superiore del corpo dalle temperature rigide, permettendo di mantenere il corretto clima corporeo. Con pantaloni running lunghi (o calzamaglia) si possono riparare le ginocchia dai climi rigidi ed evitare che il freddo e l’umidità possano provocare fastidi alle articolazioni.
E’ tuttavia consigliabile non coprirsi troppo, ricordando che l’attività sportiva riscalda la temperatura corporea nel giro di pochi minuti e pertanto un eccessivo vestiario o un abbigliamento che non permetta una corretta traspirazione può portare ad una sudorazione elevata e raffreddamenti successivi.
Per questo, per chi è particolarmente freddoloso, per la parte superiore del corpo, sopra l’intimo termico e la maglietta, come strato “finale” è il caso di utilizzare un gilet da running smanicato traforato o un antivento che permettano di lasciare evaporare il sudore senza subire la dispersione di calore.
Ovviamente, come detto in precedenza, tale abbigliamento invernale dipende sempre dal genere di corsa che si sta affrontando. In determinate condizioni (nei trail in montagna, oppure di notte o ancora con condizioni di forte maltempo) diventa necessario indossare una giacca da running, resistente alle intemperie (solitamente in materiali gore-tex) che consenta di restare impermeabili e di ripararsi dal vento, dal freddo e da pioggia o neve.
Per le donne è consigliabile indossare un reggiseno running (ideale per l’attività sportiva) ed inoltre ogni stagione ha i propri accessori specifici. In inverno, guanti da running, scaldacollo (o buff), fascia copriorecchie o berretto sono utilissimi per mantenere le mani e la testa al caldo, mentre d’estate un cappellino tecnico leggero e traspirante con visiera consente di ripararsi dai raggi solari e di poter dissipare il calore, evitando la sensazione di ipertermia. Ma il cappellino con visiera è molto utile anche per ripararsi dalla pioggia (in qualsiasi stagione), evitando che le gocce vadano negli occhi.
Nelle stagioni fresche si possono anche utilizzare i “manicotti”, una soluzione ideale per coprire le braccia e ripararsi dal freddo ma con la possibilità, una volta che la temperatura esterna aumenta, di poterli sfilare e restare a braccia scoperte, senza così avere caldo.
Per correre con il buio è sempre opportuno avere buona visibilità sulla strada, pensando agli altri utenti (auto, moto, ecc.) che ci vedono comparire in modo rapido ed inaspettato. Per questo, è consigliabile fare uso di fascette catarifrangenti oppure led luminosi per essere visti già a buona distanza, o, in caso di buio estremo, utilizzare una lampada frontale per generare un fascio luminoso utilissimo per se stessi e per chi ci passa vicino con altri mezzi di trasporto.
Infine, oltre al vestiario, anche la tecnologia e i suoi accessori risultano sempre più fondamentali per correre. Tutti i runner sono ormai dotati dell’immancabile sportwatch, l’orologio dotato di segnale GPS e di altre utili funzioni (frequenza cardiaca, allenamenti personalizzati, ecc.) che permettono di avere tutti i dati facilmente sotto controllo durante la corsa (ritmo, distanza percorsa, media dell’andatura, calorie spese, altimetria e via dicendo), poi facilmente scaricabili a fine corsa e condivisibili a livello social con i propri amici. La community dei runner ama infatti confrontarsi sulle proprie corse e questi strumenti sono fondamentali per la condivisione!
A questo punto, indossato l’abbigliamento running corretto e con tutti gli altri accessori a disposizione, il più è fatto… non resta che uscire di casa ed andare a correre! Buon divertimento!