2020, un anno che non dimenticheremo facilmente…come facciamo ad andare oltre? – Intervista a Max Russo

2020, un anno che non dimenticheremo facilmente…come facciamo ad andare oltre? – Intervista a Max Russo
Lo chiediamo all'organizzatore di un Trail spettacolare (e tosto), sospeso tra il mare e la montagna in una località del tutto suggestiva…stiamo parlando di Massimo Russo dell’Elba Traill!

Lo chiediamoall’organizzatore di un Trail spettacolare (e tosto), sospeso tra il mare e la montagna in una località del tutto suggestiva…stiamo parlando di Massimo Russo dell’Elba Traill!

L’Elba Trail si sarebbe dovuto disputare il 24 maggio, ma come tutte le gare fino a settembre, è stata annullata.

NBS: ciao Max buon pomeriggio, vuoi in primo luogo parlarci un po’ di te e dell’Elba Trail?


MAX: arrivo al Trail dopo anni passai sulla strada con dei discreti risultati, ma ad un certo punto ho sentito il “richiamo della foresta”: mi ero stancato dell’asfalto e delle gare gomito a gomito guardando il secondo. Vivendo all’Elba è stato facile soddisfare questa voglia di fuoristrada…ho iniziato a competere in Africa, a fare delle gare che potremmo definire di “accesso”, che ti permettono di entrare in contatto con paesi e realtà diversi ma senza andarsi a cimentare in imprese complesse come la Marthon Des Sables.
Quindi dopo essermi fatto alcune 100 km nel deserto del Sahara e in Namibia, sono passato al Trail, riscontrando però all’inizio alcune difficoltà: come andavo forte in strada mi veniva difficile andare forte fuori strada. Ma all’inizio il lato positivo era l’idea di affrontare gare senza lo stress del risultato, godendosi quello che avevo attorno, infatti ho sempre scelto gare con un certo fascino.
L’Elba Trail nasce quasi per caso e ha alle spalle un evento tragico…nasce dall’impegno dei familiari di una ragazza, Eleonora Cinini, deceduta durante una vacanza in Perù, che volendo fare qualcosa di positivo ci hanno chiamati e ci hanno chiesto di mettere in piedi un evento sportivo di beneficienza per ricordare Eleonora.
I Trail in quel momento in Toscana non c’erano, infatti all’inizio abbiamo incontrato resistenze. All’epoca sembrava assurdo fare correre la gente sui sassi, ma abbiamo fatto valere le nostre ragioni e abbiamo iniziato l’epopea dell’Elba Trail. All’inizio i concorrenti erano pochi e la distanza era di 27 km, che per quel periodo sembrava chissà che cosa!
Non abbiamo mai proposto distanze estreme, ma siamo arrivati fino ai 60 km della GTE per il decennale, ma ad oggi ci siamo stabilizzati sotto i 50 km, quest’anno ad esempio avremmo proposto una 37 km.


NBS: però so che l’Elba Trail è un Trail molto più duro di quello che non ci si aspetti…


MAX: L’Elba è spesso sottovalutato, si pensa di trovare dei sentieri collinari invece incontri dei dislivelli impegnativi, quasi alpini, salite dure e tecniche e delle discese infernali…per alcuni versi l’Elba Trail è quasi più una Sky Race che non un Trail.


NBS: Quindi questi erano i programmi 2020, la gara si doveva disputare il 24 di maggio ma alla fine l’avete annullata causa emergenza COVID.


MAX: il primo di aprile abbiamo emesso un comunicato in cui non escludevamo di poterla fare, ma più passava il tempo ci siamo resi conto che i problemi erano insormontabili, soprattutto quelli legati alla sicurezza: con che coraggio potevamo chiedere assistenza medica e paramedica con tutto quello che stava accadendo? Senza contare il blocco normativo.
Subito avremmo voluto spostarla in autunno, ma sarebbe diventata una lotteria, oltre al fatto che si sarebbe creato un problema di eventi che si sarebbero andati ad accavallare e non ci sembrava corretto nei confronti delle altre gare.


NBS: uno dei temi più delicati al momento sono le sponsorizzazioni da parte delle aziende; l’Elba ha effettivamente degli sponsor di alto profilo quindi la mia domanda è: in che rapporti siete con loro al momento?


MAX: con i nostri sponsor abbiamo un rapporto di amicizia consolidata negli anni, infatti quando pensavamo di postdatare la gara hanno confermato il loro appoggio. Del 2021 non ne abbiamo ancora parlato, sicuramente dovremmo fare i conti con un mercato contratto, ma noi non abbiamo troppe pretese e quindi ci sentiamo tranquilli.
NBS: questa situazione vi ha provocato un qualche danno economico rilevante?
MAX: no, la nostra piccola grande macchina organizzativa si basa sul volontariato, e all’epoca non avevamo ancora affrontato spese particolari e ne consegue che non abbiamo subito danni, anche in quanto i nostri costi fissi sono risibili.


NBS: quindi quali programmi avete per il 2021?


MAX: nel 2021 vogliamo proporre la formula che avevamo messo in piedi per quest’anno. Siamo convinti che per divertirsi non siano necessarie gare esasperate, vedremo al limite tra qualche anno se riproporre la GTE, il cost to cost di 60 km, ma per ora rimaniamo così, con la nostra tostissima 35km e una 20 che è comunque impegnativa.

Le altre storie

La lunga carriera di successo di Marco De Gasperi

Ha indossato ventisei volte la maglia azzurra: ecco come si è evoluto il rapporto con la vittoria per il campione Marco De Gasperi, che nell’intervista con NBS svela il suo rapporto con la montagna e le attività outdoor, e gli insegnamenti ricevuti dalle sconfitte.

Read More »

NBS Stories: Renato Menci

C’è chi il trail running lo pratica e chi ne ha fatto la storia.
Parliamo oggi con uno dei protagonisti storici di questa disciplina, una delle voci considerate maggiormente autorevoli in Italia: Renato Menci.

Read More »