2020, L’ANNO DELL’INIMMAGINABILE- INTERVISTA A MATTEO GRASSI – PT.3

2020, L’ANNO DELL’INIMMAGINABILE- INTERVISTA A MATTEO GRASSI – PT.3
Matteo: infatti stanno uscendo già delle linee guida da parte di FIDAL per quello che sarà la fase 2 nell’atletica leggera, e come anticipavi presentano indicazioni su distanze da mantenere nelle file, spogliatoi chiusi, griglie di partenza…

NBS: pensavo ad esempio al ritiro pettorali: immagino le gare con migliaia di partecipanti che se devono contingentare il ritiro pettorali, diventa complesso farlo sia dal punto di vista temporale che dal punto di vista delle strutture. Ci vogliono delle strutture grandi e molto più tempo prima e dopo e non tutti riescono a farlo.


Matteo: infatti stanno uscendo già delle linee guida da parte di FIDAL per quello che sarà la fase 2 nell’atletica leggera, e come anticipavi presentano indicazioni su distanze da mantenere nelle file, spogliatoi chiusi, griglie di partenza… e pensiamo il tutto applicato ad un evento di Trail con centinaia di persone. Calcola che in questi giorni si legge che si stanno mettendo in dubbio le Olimpiadi del 2021. Non solo non si faranno nel 2020, ma, punto di domanda: si faranno nel 2021?


NBS: anche per lo stesso discorso che facevamo prima, le Olimpiadi sono la fine di un percorso, se il percorso non lo puoi fare non ha nemmeno senso fare l’ultima tappa.


Matteo: però per orizzonti temporali così lunghi e distanti è un po’come guardare dentro la sfera di cristallo e cercare d’indovinare cosa può succedere, perché da qui a tre mesi può accadere davvero di tutto. Ovviamente auspichiamo una risoluzione quanto prima dell’epidemia ma potrebbe anche non essere così…In questo momento se tu mi facessi la domanda che spero non mi farai “Quando si svolgerà la tua gara?”, beh quando l’abbiamo annullata eravamo sicuri che nel 2021 l’avremmo fatta, adesso non saprei più cosa dirti…e parliamo di maggio 2021. È assolutamente prematuro anche porsi il problema perché in questa fase ti vengono meno certezze che il giorno prima erano ben consolidate.


NBS: però hai detto una cosa importante, forse in questo momento non ci sono le soluzioni, ma il comparto del Trail c’è ha la volontà di stare vicino al runner
Matteo: si, le stiamo studiando un po’ tutte, anche noi che come testata ci siamo dovuti mettere in pausa per almeno un mese nella redazione della rivista perché non ci sono storie da raccontare, ma ci siamo attivati con un canale on line. Come organizzatori, anche se non possiamo organizzare una gara non riusciamo comunque a star fermi quindi stiamo pensando di preparare qualcos’altro, ad esempio sfide. Sfide a distanza.


Questo prossimo fine settimana, visto che qui da noi possiamo corre all’interno territorio comunale, partecipo ad una sfida tra gruppi sportivi: vince il gruppo sportivo che fa più km correndo ognuno per conto suo. Questa è già una risposta, ovviamente è una cosa ludica, promozionale ma è un messaggio per reagire alla difficoltà del momento seppur in pieno rispetto delle regole, ed è un segnale positivo e propositivo. Magari di queste iniziative ne potremmo organizzarle anche nell’ambito del Trail, appena ci daranno la possibilità di raggiungere i sentieri muovendosi oltre provincia e oltre regione.
Mai disperare.


NBS: Dimmi Matteo e tu a livello personale, proprio come Matteo, cosa pensi di ciò che sta accadendo?


Matteo: Purtroppo o per fortuna mi sono abituato a guardare quello che succede giorno per giorno nel senso che questa ondata tremenda che ci ha travolto, ci ha tolto i punti di riferimento per cui è assolutamente impensabile avere le idee chiare. Per queste ragioni penso che l’atteggiamento migliore in questo momento sia quello di non porsi obbiettivi che si è consapevoli di non poter raggiungere. Esattamente come quando affronti una gara molto lunga come il TOR o una 24ore: se parti da subito pensando all’obiettivo finale ti scoraggi, se io ora penso alla fine della pandemia mi viene male, però così come quando faccio una gara lunga mi pongo l’obbiettivo ristoro per ristoro, in questo frangente vado avanti un giorno alla volta. Penso che se sono riuscito ad affrontare questa situazione senza uscire di casa, posso affrontare anche il resto, anche inventando sfide alternative. Siamo riusciti ad allenarci sulle scale del condominio o girando attorno a casa, quindi può andare solo meglio. O se le cose torneranno a mettersi male saremo già preparati. Un passetto alla volta.


NBS: Ci sono tante aziende che sono interessate al mondo del Trail per business e mi rendo conto che per tante aziende sia stato un problema serio, e che alla fine sono le stesse aziende che ci danno una mano ad organizzare anche gli eventi. Noi che organizziamo la Ronda Ghibellina abbiamo una buona presenza di sponsor che ci danno una mano a fare in modo che le cose vengano fatte sempre meglio Immagino che tu abbia contatti in tal senso e quindi ti chiedo se hai qualche feedback.


Matteo: con questa domanda hai toccato due aspetti cruciali.
Il primo riguarda l’organizzatore; nel prossimo futuro probabilmente dovremmo fare fronte ad una contrazione degli investimenti delle aziende. Perché la contrazione dell’economia delle aziende si traduce in minori investimenti in termini di sponsorizzazioni. Ma questo mi preoccupa relativamente poco, al limite abitueremo i nostri fruitori a delle organizzazioni più spartane, meno pacco gara, meno contorno ma per andare al sodo del Trail ce la facciamo.
Secondo aspetto è quello che riguarda il cuore delle aziende del settore, e come Spirito Trail abbiamo iniziato a dialogare con alcune di queste. Ha curato per il nostro portale un bel articolo Ettore Pettinaroli, nel quale ha parlato con alcune aziende ed è emerso che stanno reagendo e facendo fronte alla situazione, in parte congelando l’uscita dei nuovi modelli per gestire l’invenduto di questo inizio stagione e anche attraverso altre strategie.
È emerso che tra aziende stanno comunicando per evitare di farsi un’inutile guerra. Nel senso che, come dice Ettore nell’articolo, “è meglio portarsi a casa un pareggio che non farsi una guerra tra poveri e costringere qualcuno a soffrire di più del necessario”. Sembra quindi esserci una risposta etica da parte delle aziende.


NBS: Vuoi rilasciare liberamente qualche dichiarazione?
Matteo: invito tutti ad adottare un atteggiamento positivo e sereno, abbandonando tensioni di qualsiasi natura sia nei confronti di chi corre e non potrebbe correre, sia nei confronti di chi non corre e potrebbe…abbiamo già tanti problemi, quindi non creiamone più di quelli che già ci sono e speriamo che giorni migliori arrivino il prima possibile per tutti.

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